Bolletta gas: principali voci di spesa
Di seguito una breve descrizione delle voci che compongono la bolletta del gas
SPESA PER LA MATERIA GAS NATURALE
È la principale voce di spesa in bolletta e comprende gli importi fatturati relativamente alle diverse attività svolte dal venditore per fornire il gas al cliente finale. Corrisponde, quindi, alle voci relative all’approvvigionamento all’ingrosso della materia prima e alle attività connesse, come la commercializzazione al dettaglio (legata alla gestione dei clienti) e gli oneri di gradualità necessari a coprire i costi sostenuti dal venditore per l’adeguamento del proprio portafoglio di approvvigionamento, resosi necessario a seguito delle riforma delle modalità di calcolo del prezzo del gas naturale e per alimentare un apposito meccanismo previsto per i venditori con contratti di lungo periodo, che mira a promuovere la rinegoziazione dei suddetti contratti pluriennali.
La spesa si paga per una piccola parte in quota fissa, indipendentemente dai consumi e, per la maggior parte in quota variabile, in base alla quantità di gas consumato. Per i clienti che hanno cambiato fornitore passando al mercato libero, i costi del servizio di vendita sono stabiliti nel contratto di fornitura; per tutti i clienti nel servizio di tutela dell’Autorità vengono invece definiti e aggiornati ogni tre mesi dall’Autorità stessa.
Dal 1° ottobre 2013 a tutti i clienti domestici del servizio di tutela il costo della fornitura di gas viene calcolato secondo il nuovo metodo di calcolo introdotto con la riforma del gas dell’Autorità per trasferire ai consumatori i benefici dei cambiamenti nei mercati all’ingrosso a livello nazionale e internazionale. La principale innovazione è che il costo gas non viene più calcolato in base a contratti di lungo periodo riferiti ai prodotti petroliferi, ma facendo riferimento al 100% ai prezzi spot che si formano sulle borse internazionali del gas. In questo modo, il valore della materia prima gas (indicato come componente CMEM, componente costo medio efficiente del mercato) viene calcolato in riferimento all’effettivo prezzo di mercato nei diversi momenti.
SPESA PER IL TRASPORTO E LA GESTIONE DEL CONTATORE
Comprende i costi per le diverse attività che consentono ai venditori, sia sul mercato libero sia per il servizio di tutela, di consegnare ai clienti finali il gas naturale da loro consumato. Corrisponde agli importi relativi ai servizi di trasmissione/trasporto, distribuzione e misura, ossia lettura del contatore e messa a disposizione dei dati di consumo. Comprende la spesa sostenuta per le attività necessarie a portare il gas ai clienti, trasportandolo nei gasdotti nazionali e nelle reti di distribuzione locale fino alle abitazioni e per l’attività di misura che comprende anche la gestione del contatore.
Il livello della spesa per tali attività non corrisponde ad un prezzo di mercato (come accade per la spesa della materia gas) ma ad una tariffa stabilita dall’Autorità aggiornata di anno in anno, per tener conto dell’inflazione, degli investimenti realizzati e degli obiettivi di recupero di efficienza fissati dall’Autorità stessa.
Nella bolletta i corrispettivi, che dipendono anche dalla classe del misuratore, relativi a tali importi sono suddivisi in quota fissa e quota energia, quest’ultima differenziata per scaglioni di consumo.
La differenza fra la spesa della materia gas e la spesa per il trasporto e la gestione del contatore di rete è molto importante: infatti è solo sulla prima che si può scegliere fra le diverse offerte commerciali (sconti, prezzi bloccati, etc…) dei diversi fornitori in concorrenza fra loro. Nella seconda, invece, non c’è scelta perché le reti non si possono moltiplicare: quindi le reti disponibili sono utilizzate da tutti i fornitori per servire i propri consumatori.
Le tariffe per la spesa di gestione vengono applicate sia ai clienti del mercato libero che nel servizio di tutela e si pagano in quota variabile in relazione ai consumi e in quota fissa sempre uguale.
SPESA PER ONERI DI SISTEMA
Gli importi pagati relativi agli oneri di sistema sono suddivisi in: Quota energia (€/Smc) del quale fanno parte le componenti: Risparmio Energetico (RE), Compensazione dei Costi di Commercializzazione (UG2Var), Recupero Oneri di Morosità per gli Esercenti i Servizi di Ultima Istanza (UG3), bonus gas (GS) pagata solo dai condomini con uso domestico; e una Quota fissa (€/mese) la cui voce principale è la componente Compensazione dei Costi di Commercializzazione (UG2 Fissa).
RICALCOLI O CONGUAGLI
Questa voce è presente solo se nella bolletta vengono ricalcolati importi già fatturati in bollette precedenti. Indica in dettaglio il motivo e il periodo di riferimento del ricalcolo (specificando la lettura iniziale e finale e il consumo che ne risulta per differenza), gli importi oggetto del ricalcolo e l’importo in euro da addebitare o accreditare al cliente.
BONUS SOCIALE
È presente solo nelle bollette dei clienti domestici cui è stato riconosciuto il bonus sociale o una sua quota parte.
IMPOSTE
Rappresentano in media il 35% sul totale della bolletta del gas e comprendono:
- accisa per gli usi civili, e quindi per anche per quelli domestici, incide per un 17% sul totale della bolletta. È diversificata per le due macro zone Centro nord e Centro sud e varia a seconda di quattro scaglioni di consumo; per gli usi industriali ha un’unica aliquota per i consumi fino a 200mila standard metri cubi Smc;
- addizionale regionale pesa per un 2% circa sul totale della bolletta ed è decisa in modo autonomo da ciascuna regione nei limiti fissati dalla legge. Sia l’accisa nazionale che l’addizionale regionale si pagano in base alla quantità di energia consumata.
IVA
Si applica alla somma di tutte le voci della bolletta (spesa materia del gas + spesa per il trasporto e la gestione del contatore + accise); per gli usi civili è del 10% per i primi 480mc consumati, del 22% su tutti gli altri consumi e sulle quote fisse; per gli usi industriali generalmente è del 22%.
Questa voce incide per circa il 15% sul totale della spesa per la fornitura di gas.